In Italia esistono diversi tipi di formazione, ognuno con obiettivi e modalità di attuazione ben differenti.
Conoscere le differenze tra i vari enti e l’offerta formativa è fondamentale per scegliere il corso più adatto alla tua carriera.
Definiti con l’acronimo VET (Vocational Educational Training), i percorsi di formazione professionale sono rivolti sia ai giovani alla ricerca di una prima occupazione, sia ai disoccupati.
In questo articolo di 360 Forma Center scoprirai tutto quello che devi sapere sui tipi di formazione e quali sono gli enti che erogano corsi professionali.
I tipi di formazione
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è l’organizzazione principale, il cui compito è cofinanziare corsi professionali gestiti da centri di formazione pubblici o enti privati.
I corsi certificati dal FSE hanno come obiettivo finale di creare occupazione a ogni livello e possono essere suddivisi in 2 categorie di formazione professionale:
- iniziale: dedicata ai giovani ancora in età “dell’obbligo”. In questa fase è importante acquisire le giuste competenze basate sulle esigenze e le prospettive del mercato del lavoro;
- continua: definita dagli inglesi “lifelong learning”, coinvolge sia i disoccupati, sia chi è alla ricerca di nuove prospettive di carriera.
In Italia, la formazione professionale è presa in carico da diversi enti, generalmente regolati dalla Regione o dalla Provincia in cui sono ubicati.
Nei prossimi paragrafi conoscerai quali sono.
L’istituto professionale: l’ente di formazione scolastico per definizione
Tra le scuole secondarie di secondo grado, gli istituti professionali prevedono un quadro formativo mirato a fornire allo studente tutte le competenze necessarie ad affrontare un percorso lavorativo.
Le caratteristiche principali di questi tipi di formazione sono:
- 11 indirizzi di studi suddivisi nei settori “servizi” e “industria e artigianato”;
- durata quinquennale;
- conseguimento del diploma di Stato;
- possibilità di attivazione di apprendistato.
Una volta conseguito il diploma, lo studente può proseguire il suo percorso formativo in diverse modalità.
L’istituto tecnico superiore: la società di formazione subito dopo il diploma
Anche definito Istituto Tecnologico Superiore (ITS), è un ente di formazione professionale a cui si può accedere direttamente dopo il diploma di Stato.
Fornisce allo studente tutte le competenze per affrontare un lavoro in determinate aree tecnologiche, formando figure definite “tecnici superiori”.
Nello specifico, gli ITS:
- possono essere il proseguo del percorso avviato con un istituto professionale ma offrono anche formazione continua agli adulti;
- favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro, creando figure con esperienza pratica in diversi settori.
I centri di formazione professionale
Per centro di formazione professionale (CFP), si intende una struttura che offre a giovani e adulti un percorso formativo mirato all’ingresso nel mondo del lavoro.
Questo obiettivo viene raggiunto attraverso diversi tipi di formazione, tra cui:
- corsi di qualifica professionale: indirizzati ai ragazzi in età appena successiva all’obbligo scolastico. Durano circa 3 anni e si concludono col conseguimento di un certificato di qualifica professionale;
- percorsi di specializzazione: a seguito della qualifica professionale, si può seguire un corso di circa un anno in cui si ottengono ulteriori conoscenze per un settore di riferimento;
- corsi post-diploma: necessari per completare la propria formazione a seguito del diploma di qualsiasi indirizzo.
A differenza della formazione scolastica, i CFP hanno un approccio molto più indirizzato all’apprendimento “sul posto”.
L’offerta formativa si basa su un ampio numero di ore in laboratorio, affiancate a stage nelle aziende.
Enti di formazione privati
Questa tipologia di ente di formazione vanta una maggiore indipendenza e si prende cura della formazione sotto diversi punti di vista.
Tra le diverse attività di cui si occupano gli enti privati, troviamo:
- erogazione corsi;
- organizzazione attività di stage;
- attivazione percorsi di orientamento;
Il tutto con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo dei propri utenti.
In questo caso, la società non è gestita direttamente da Province e Regioni ma coordina le proprie attività con esse, soluzione che permette di accedere a convenzioni e finanziamenti pubblici.
Aprire un centro di formazione in franchising può rappresentare anche un’interessante opportunità per cambiare lavoro a 40 anni.
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