Il contratto di franchising è il documento ufficiale, attraverso il quale potrai avviare la tua nuova attività entrando in una rete di affiliazione.
Rispetto all’apertura di un business da zero, entrando in un franchising sarai soggetto a diverse leggi, le quali determinano la natura del rapporto tra:
- franchisor: l’azienda che cede i suoi marchi e servizi;
- franchisee: l’imprenditore che entra nel network del franchisor.
Il rapporto tra le due parti è regolato da un contratto, stipulato secondo un quadro normativo ben definito.
In questo articolo di 360 Forma Center scoprirai le informazioni essenziali sul contratto di franchising.
Cos’è il contratto di franchising?
Il modo migliore per comprendere la natura del contratto di affiliazione commerciale (franchising) è leggere la Legge 6 Maggio 2004, n. 129.
Il testo definisce questa tipologia di accordi come il contratto:
“fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati beni o servizi.”
Partendo da questa definizione, si chiarisce in maniera molto diretta la natura del rapporto tra le parti.
Il quadro normativo della Legge 129/04 racchiude tutte le norme che regolamentano il franchising.
Continua a leggere per scoprire di più a riguardo.
Contratto di franchising, la normativa di riferimento
L’obiettivo della Legge 129/04 è la trasparenza preventiva.
Questa si concretizza imponendo al franchisee il dovere di informare il potenziale franchisor sulla rete commerciale in cui andrà a inserirsi.
L’informativa precontrattuale assume un ruolo estremamente importante in quanto consente al franchisee di effettuare tutte le dovute analisi, prima di aprire in franchising.
Il quadro normativo regolamenta diversi aspetti del contratto, tra cui:
- obbligo di un documento in forma scritta;
- divieto di trasferimento della sede dell’attività;
- durata minima del rapporto;
- ammortamento investimento iniziale.
Altri aspetti sono determinati direttamente dalle parti, a seconda dei propri interessi, il tutto rispettando diverse articoli del Codice Civile, tra cui:
- 1341: clausole onerose;
- 1353: condizioni sospensive e/o risolutive del contratto;
- 1382: penali contrattuali;
- 1453-1456: risoluzione contratto per inadempimento;
- 2596: patto di non concorrenza.
Il contratto di franchising chiarisce, inoltre, una serie di obblighi tra le due parti.
Continua a leggere per scoprirli.
Quali sono gli obblighi previsti dal contratto di affiliazione commerciale?
Il contratto di franchising definisce la natura del rapporto commerciale anche in base a diversi obblighi.
Franchisor e franchisee devono assumere un comportamento di reciproca correttezza e lealtà, inoltre il primo è obbligato a:
- trasmettere, insieme al contratto, allegati con indicazioni sui marchi interessati, la lista aggiornata degli affiliati e le variazioni a essa negli ultimi 3 anni, descrizione dell’azienda e altre informazioni essenziali sul business;
- fornire consulenza tecnica e commerciale;
- inserire il franchisee nella rete di affiliazione.
D’altro canto, anche il franchisee è tenuto a osservare alcune regole, tra cui:
- non variare l’ubicazione del punto vendita;
- il rispetto della riservatezza sul contenuto dell’attività oggetto dell’affiliazione.
Una volta analizzati tutti gli aspetti legali, sei pronto a scegliere il settore di riferimento per la tua nuova attività.
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